
In occasione della Route Nazionale dei Capi AGESCI, anche la Comunità Capi di Riva del Garda ha partecipato ad Arena24, il grande evento che ha riunito a Verona 18.000 capo e capi scout da tutta l’Italia, per quattro giorni di incontri, riflessioni, formazione, preghiera, condivisione e cammino.
Come si può raccontare in poche righe un’esperienza così immensa? Partendo dall’inizio, anche se è difficile dire quando è cominciata davvero la Route Nazionale. Quando abbiamo messo piede al campo? Prima, quando siamo saliti in treno? Forse già qualche anno fa, quando ci è stato annunciato che l’AGESCI avrebbe organizzato un evento nazionale per le Comunità Capi, quando nella nostra mente ha iniziato a fissarsi una data: 2024… noi ci saremo!
Le aspettative sono cresciute col tempo, mano a mano che trapelavano le prime informazioni, le date, il luogo, il tema – Generazioni di Felicità – e un lungo percorso alla scoperta della felicità che ci lega e delle forme che può assumere, una felicità per la quale siamo disposti a metterci in gioco in un’azione concreta, alla ricerca di quell’elemento irrinunciabile per poterla raggiungere.
Il nostro “irrinunciabile” si è condensato nel desiderio di tessere relazioni, aprirci all’altro e fare rete sul territorio, perché “La felicità è reale solo quando è condivisa”.
Ed è con questo irrinunciabile nel cuore, e con la voglia di essere felici, consapevoli che come dice il nostro fondatore Baden Powell “il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri”, che il 22 agosto partiamo verso Arena24.
Giovedì 22 agosto 2024
Sul treno cominciamo già a respirare aria di attesa, voglia di cominciare; viviamo i primi incontri con altri gruppi del Trentino Alto Adige: in tutto della nostra regione siamo più di 250 persone, da 20 gruppi.

Alla stazione di Verona è all’opera la grande macchina organizzativa, i volontari del Tangram Team, scout e non che si sono resi disponibili per i ruoli più disparati, assieme a forze dell’ordine e Protezione Civile, ci indirizzano sulla strada verso il campo e ci mettiamo in cammino con i tanti nuovi compagni di strada; dopo poco più di un’ora di sole, polvere, canti, chiacchiere e dubbi su quello che ci aspetta, arriviamo finalmente al portale del campo. Dove dobbiamo montare le tende? Sottocampo giallo, settore F5. Troviamo la segreteria per registrarci, prendiamo i pass e qualche gadget e cominciamo ad ambientarci, alla ricerca di un po’ d’ombra per pranzare. Nel pomeriggio c’è chi sceglie di esplorare i dintorni, chi si ritrova con scout conosciuti in altre occasioni, chi fa nuove amicizie, chi recupera le energie in attesa della serata di apertura. Dopo la distribuzione della cena è il momento di indossare l’uniforme e trovarci tutti quanti nella zona del palco centrale, dove svetta l’alzabandiera più grande che abbiamo mai visto.




Alla cerimonia di apertura ci si rende conto davvero di quanti siamo, e di che meraviglia siamo, una distesa di persone che hanno scelto di dedicare il proprio tempo al servizio, di portare avanti il movimento scout nel proprio territorio, di dare l’occasione a bambine e bambini, ragazze e ragazzi di vivere esperienze ed avventure, nella speranza che questo li aiuti a crescere e a diventare “Uomini e donne della Partenza”, siamo un mare di camicie blu arrivate a Verona da tutte le regioni d’Italia per formarci, per accrescere le nostre competenze, per aprire le nostre menti a nuovi orizzonti, per diventare capo e capi migliori… ma anche per divertirci! Ed è con uno spirito allegro e festoso che arriviamo al PalcoArena. Sorpresa: il video di introduzione ad Arena24 si apre con un bel primo piano di Lorenzo e qualche scena che lo vede protagonista: i colori del Riva fieramente portati sul maxischermo!


Tanti ospiti si alternano sul palco, a partire dai canti ufficiali della Route Nazionale interpretati dalla band L’Ostile Scout, seguiti da testimonianze e parole intense, tra cui il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la grazia di giovanissime ginnaste che si esibiscono con nastri e cerchi, e la musica di Gianni Morandi, che fa cantare tutte le generazioni. Poi il silenzio, la nostra Legge Scout recitata a gran voce e le bandiere che si alzano a sancire l’inizio ufficiale di Arena24.

Venerdì 23 agosto 2024

Il venerdì è dedicato all’esplorazione di Villa Buri, la tenuta che ci ospita, un’area che è un po’ un Gardaland degli scout, uno spazio immenso dove ognuno può dedicarsi all’attività che preferisce, tra incontri, laboratori, giochi, conferenze, c’è proprio di tutto!
Ci arriviamo dopo una lunga camminata sotto il sole e tra la polvere, varchiamo il grande portale e ci lanciamo a scoprire gli stand della Piazza delle Generazioni. Qui ritroviamo anche Lorenzo, che fa parte del Tangram Team, proprio per l’organizzazione della Piazza delle Generazioni, e che come Incaricato Regionale alla Branca RS tiene anche dei laboratori formativi.
Non c’è molto tempo prima dell’inizio delle conferenze “Confronti”, ma arriviamo a girovagare un po’, a vincere magistralmente un’escape room, a fare rifornimento acqua e una tappa negli onnipresenti Sebach.
Ognuno ha avuto la possibilità di iscriversi ad uno degli otto appuntamenti della mattina, legati ai filoni di felicità che hanno caratterizzato tutto il percorso della Route Nazionale. Ricordiamo tra i più apprezzati dalla nostra Co.Ca., “Felici di essere appassionati” con Sabina Nuti e Fabio Geda e “Felici di prendersi cura e custodire” con Teresa Forcades OSB e Alice Rohrwacher.




Pranzo insieme all’ombra nel Bosco della Spiritualità e poi si riparte per le attività pomeridiane.
Danila e Silvia sono le “artigiane” che si sono offerte di portare alle “Botteghe di Futuro” il nostro “irrinunciabile”, per confrontarlo con quello degli altri gruppi e far emergere bisogni e intenzioni comuni. Momenti come questo ti fanno sentire davvero parte dell’associazione, senti che puoi portare la voce della tua Co.Ca., le specificità del nostro territorio, in un lavoro di costruzione dal basso e in un clima di ascolto e collaborazione, perché la voce di ognuno possa contribuire a dare la direzione per il futuro dell’AGESCI. Uno di quei preziosi momenti in cui percepisci che pur essendo una vastissima associazione, l’AGESCI è fatta da ognuno di noi, al centro ci sono sempre i bisogni dei ragazzi e ogni persona che ne fa parte, qualunque sia il ruolo che ricopre, può dare il proprio contributo ed essere ascoltata. Momenti in cui respiri la democrazia associativa.

Nel frattempo gli altri capi hanno preso parte ai tanti laboratori proposti dalle Branche, dal Settore Competenze e dalle altre realtà coinvolte, chi al Lunapark, lo spazio allestito con grandi costruzioni-gioco (una nave dondolo, una giostra, uno scalpo volante!), chi al Bosco della Spiritualità (dove vivere liberamente esperienze di preghiera e di confronto anche con realtà significative come Bose, Romena e Goum), chi al Villaggio della Sostenibilità (tra incontri formativi, laboratori e giochi con materiali di recupero), chi vagando tra gli stand della Mostra dei 50 anni di AGESCI, chi… chissà, ognuno poteva vivere liberamente le attività proposte.
Arriva decisamente troppo presto il momento di rientrare al campo e così ci si incammina.
L’attesa per la cena si fa lunga perché si è reso necessario un interminabile incontro per i capi gruppo in vista della veglia serale ma almeno ci si può fare la doccia e sistemarsi, godendosi il sole che tramonta su un mare di tende!
La veglia è comunitaria ma vissuta di Co.Ca. e in piccole Co.Ca. di formazione, un momento toccante di scambio e riflessione, in un’atmosfera di raccoglimento stupefacente considerando che siamo in 18.000!
Sabato 24 agosto 2024
Poche ore di sonno e il sole che sorge, siamo pronti per un nuovo giorno!
Il sabato sono previsti tanti km ma anche qualche pausa ristoro, visto che saremo in centro Verona.
La mattina siamo sparpagliati per la città, ad ascoltare le voci degli esperti che ci offrono “Sguardi” sui temi della felicità.
Pranzo con i soliti panini, poi ci concediamo una tappa alla graniteria migliore di Verona… così almeno sostiene Sofia, e dobbiamo effettivamente darle ragione!
Alle 14 abbiamo appuntamento con due altre Co.Ca. per l’attività del pomeriggio: una specie di caccia al tesoro per scoprire qualche chicca culturale meno nota di Verona e incontrare realtà di volontariato del territorio. In altre parole comincia il nostro vagabondare tra antichi chiostri, balaustre ammaccate e piazzette sconosciute, macinando km, facendo strada in città fino ad incontrare una coppia di volontari che ci parla della loro esperienza a fianco delle famiglie. L’attività in sé non è delle più formative, ma è decisamente piacevole trascorrere il pomeriggio in compagnia di nuove amicizie. Si conclude con un meritatissimo aperitivo tutti insieme prima del rientro a piedi.






La sera ci aspetta il grande concerto finale: ci sarà Roberto Vecchioni (senza Alfa, che non sta bene), siamo carichi e abbiamo voglia di fare festa!
La Pattuglia Scout Music apre con i canti più noti e tutti noi non possiamo che cantare insieme a loro. Enrico Brizzi porta sul palco una versione rock di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Tra i saluti delle autorità, gli interventi di ospiti e collaboratori, tra cui il video-messaggio di Liliana Segre, la serata si fa intensa.
Ma è Vecchioni a lasciare il segno, con la musica e con le parole. Dice che ha cantato ancora davanti a tante persone, ma non a così tante persone con un unico cuore, e lascia un messaggio tanto semplice quanto profondo: “La felicità è essere nel cuore di qualcuno”. Cantiamo tutti insieme “Samarcanda” sentendoci un po’ ad un grande concerto, un po’ davanti al fuoco di bivacco. Emozionante anche assistere al duetto con Silver, che ha sostituito all’ultimo Alfa, Silver in uniforme, agitato e teso: la sensazione era che ci fosse proprio uno di noi sul palco con Vecchioni, uno scout in rappresentanza di tutti i 18.000 presenti.
Chiudiamo con una preghiera e torniamo nei sottocampi, per riposare in attesa dell’ultimo giorno… o a fare festa fino al mattino…
Domenica 25 agosto 2024
Sveglia presto, colazione, zaini pronti e tende smontate prima di spostarci al Palco Arena.
Ci aspetta una mattinata sotto il sole, rinfrescati dagli idranti, fermi nel nostro settore, per la S. Messa, i saluti e l’ammaina bandiera.
Tante ore, faticose fisicamente, ma vissute con pazienza, gioia e voglia di condividere.
Celebra il Cardinale Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, con un’omelia che è un condensato di valori e principi dello scautismo, con esortazioni, consigli, raccomandazioni, davvero intensa e toccante, concreta e vicina alla nostra quotidianità.
E siamo tutti lì, ad ascoltare, ad unire mani e cuori, a scambiarci auguri di Pace, a cantare che vogliamo essere generatori di felicità.
L’ammaina bandiera chiude con grande emozione questo evento che diventerà, anzi, che è già, un pezzo di storia dell’AGESCI.




Rimaniamo nella nostra postazione finché necessario, finché cessa il “restate seduti”. Ne approfittiamo per mangiare, per fare le ultime foto, per giocare, per dormire… Poi ci aspetta il rientro a piedi fino alla stazione, foto finale con tutto il Trentino Alto Adige, ultimi scatti di chi ha ancora energia (solo Silvia…) e poi si rientra a casa in autobus.
Pensavamo che dopo un’esperienza così la stanchezza la sentissimo tutti, invece qualche capo deve avere i superpoteri: sul bus verso Riva troviamo un clan di Siena che si è appena ricongiunto con i capi che erano a Verona… per iniziare la route! Lo scautismo fa fare davvero pazzie.
Qui si conclude il tempo di Arena24, ma non la Route Nazionale, che proseguirà nei nostri gruppi, nei nostri territori, dove porteremo ciò che abbiamo raccolto, metteremo in pratica quello che abbiamo imparato e faremo del nostro meglio per portare felicità.
Ricordandoci delle parole con cui ci ha salutato il Cardinale Zuppi: “Buona strada, carissimi cape e capi dell’AGESCI. Il Signore porti a compimento l’opera che ha iniziato con voi e in ciascuno di voi, cantando, camminando, con speranza e felicità!”
Messaggio del Santo Padre all’AGESCI
Intervento dei Presidenti del Comitato nazionale
Il saluto di Sergio Mattarella
Cosa ci porteremo via da questo evento?
La forza della Comunità, che sostiene, che aiuta, che sprona, che protegge, che si prende cura, che condivide.
La magia della fraternità scout, fratelli e sorelle in tutto, che sanno vivere un’esperienza insieme per la prima volta come se ci si conoscesse da sempre.
Lo stupore per i piccoli gesti scontati che sarebbero incredibili in altri contesti: 18.000 persone che si zittiscono al primo dito alzato, che “restano seduti”, che rispettano le linee a terra durante i concerti come fossero vere barriere di contenimento, che passano ore in fila e invece che far partire cori di protesta cantano.
Le preziose parole di relatori, formatori, ospiti. Gli insegnamenti, i consigli, i nuovi punti di vista, le esortazioni.
La polvere, tanta, tantissima, sui piedi, nel naso, sui denti, nei vestiti…
I panini alle olive, le focacce-frisbee, la gioia di un idrante sulla testa, il profumo dei Sebach sempre senza fila, il dentifricio condiviso, la granita in centro, i km di spostamento, l’aperitivo con il Pavullo e il Montebello, le lentissime processioni verso il palco, le eterne raccomandazioni a seguire i percorsi indicati nella app con i suoi infiniti aggiornamenti, i sacchettini di mandorle e i biscotti monodose, gli sguardi, i sorrisi, i gesti di chi ci ha accompagnato in questo viaggio.
Non sarebbe stata la stessa cosa se avessimo vissuto questa route senza la nostra Comunità Capi, perché “La felicità è reale solo quando è condivisa”.


















Chi c’era ad Arena24?
Lorenzo Albertini
Sofia Albertini
Fabiano Alimonta
Silvia Alimonta
Cristian Andreoli
Tommaso Caceffo
Paolo Dello Vicario
Danila Farina
Maria Chiara Giorgi
Laura Hainzl
Priscilla Malhame
Alberto Vicari














La nostra azione di felicità
Il nostro “felici di generare speranza” parte dal confronto e dalla riflessione su bisogni e desideri dei ragazzi e sui nostri sogni e talenti; per testimoniare che il cambiamento è possibile e che la felicità va desiderata, cercata, creata.
Fulcro dell’azione il nostro territorio, la Comunità e il luogo che abitiamo. Ci siamo sentiti chiamati a rendere l’ex oratorio che ci ospita un luogo accogliente e vivo.
Abbiamo steso un progetto, condiviso con Parroco, Consiglio Pastorale e l’associazione che gestisce l’ex oratorio, prendendoci l’impegno di animare la S. Messa un sabato al mese, proponendo anche una merenda aperta a tutti. Collaboreremo alla cura del parco, per renderlo pulito, colorato, attrattivo per le famiglie, perché la nostra presenza sia segno tangibile di speranza.
Il progetto dell’azione di felicità
Il nostro irrinunciabile
"La felicità è reale solo quando è condivisa", cresce se ci si mette in dialogo e in ascolto. Non è la meta, è la strada stessa: aprirsi all'incontro e al confronto con l'esterno, mettersi in relazione e integrarsi col territorio, porta a nuove prospettive e dà un senso più profondo alla felicità.
Le attività ad Arena24
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